

Siwar Rouissi nasce, da padre italiano e madre tunisina, a Tunisi nel 1991 dove rimane fino all’età di 4 anni, e in cui torna con frequenza fino all’età di 16 anni. Questo ha inciso molto sul suo modo di pensare, due culture molto diverse, che hanno creato in lei due emisferi eternamente in lotta tra loro. Si avvicina all’arte come scrittrice, e nel 2012 pubblica la sua prima raccolta di poesie Amor fati. Mentre stava lavorando ad una biografia, scrive lei: “in me si è spezzato qualcosa e le parole erano diventate troppe per essere scritte.... Allora ho cominciato a dipingerle”. I suoi quadri parlano di vita, spesso di amori, a volte complessi e impossibili, ma parlano soprattuto di donne, donne che hanno bisogno di rivalsa in una società che spesso le ha emarginate. Il dolore e l’espiazione sono probabilmente due sentimenti che potrebbero sembrare all’apparenza contrastanti, ma allo stesso tempo predominanti, soprattutto in quei colori che le riempiono la vita di fantasia. Ama dipingere su tela e sperimentare, cercando formati sempre più grandi per sfogare grandi pensieri. Nei suoi quadri raffigura figure femminili, donne libere dai pregiudizi e dalle costrizioni sociali. Sono nude e consapevoli di esserlo poiché nei loro corpi non c’è più vergogna. Nel 2022 partecipa alla mostra Viaggio ad Addis Abeba presso l’istituto di cultura italiana di Edimburgo promosso dalla associazione culturale Pavel Aleksandrovic Florenskij e al premio artisti contemporanei a Carousel du Louvre di Parigi. Attualmente vive e lavora in Liguria. Nel 2024 nasce il suo brand "Alizèe" ispirato dai suoi quadri ed ispirato a quelle donne che ha tanto dipinto e stimato.